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martedì 21 aprile 2020

CIMO e Intersindacale della Asl Centro chiede la regolamentazione assenze disposte dalla USL


Dr. Lorenzo Preziuso



Egr. Direttore Generale dr P.M. Morello

Egr. Direttore Sanitario Aziendale Dr E. Gori

Egr. Direttore Risorse Umane D.ssa A. Tognini

egr. Direttore Area Amministrazione del  personale Dr L. Lippi

e.p.c  alle OO.SS . e alla Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria della USL Toscana Centro

Per tramite di Relazioni Sindacali

                                                                                                                             Firenze  21/04/2020

Per  l'emergenza COVID 19 in corso è stata disposta la sospensione delle attività programmate e non urgenti, per cui molte UU.OO. / servizi proseguono a regime ridotto l'attività con un numero minore di medici. I sanitari in temporaneo esubero dovrebbero essere lasciati al domicilio, sia per le disposizioni che intimano di evitare spostamenti non strettamente necessari, sia per la necessità di preservare una parte del personale sanitario dall'infezione, di modo che possano utilmente sostituire/integrare le unità in servizio per necessità impreviste, pertanto pur a domicilio si devono  ritenere "a disposizione" per garantire la funzionalità del sistema sanitario.

A oltre un mese dalla prima richiesta delle OO.SS. in data  12/3/20 di concedere codici straordinari di marcatura equivalenti al servizio attivo per i dipendenti sospesi per la riduzione di attività, giungono alle OO.SS. segnalazioni di colleghi di diverse UU.OO. che si vedono "costretti" a richiedere ferie, (in alcuni casi  inserite direttamente dal responsabile sul portale) in assenza di una disposizione aziendale condivisa che tenga conto della reale disponibilità di ferie e eccedenze orarie e senza che ci sia stata quantomeno una  "informativa" alle rappresentanze sindacali.  

Pertanto, considerato che

1.       la stessa Azienda, all'inizio dell'emergenza COVID19, con propria disposizione aveva "sospeso ferie e permessi"richiesti dai dipendenti, mentre ora addirittura  le impone anche se non richieste,

2.       le ferie devono essere richieste dal dipendente e non possono essere inserite d'autorità se non in caso di inadempienza alle disposizioni previste dal regolamento orario aziendale (delibera D.G. 968 del 30.6.2017 art. 11 comma 2),

3.       questa modalità di astensione dal servizio penalizza chi ha gestito opportunamente il servizio senza accumulo di ferie e ore,

4.        l'azienda non ha dato ad oggi alcuna indicazione per chi abbia esaurito ferie e ore eccedenti ( andrà a lavorare o in debito orario?)

5.       le ferie ed ore arretrate accumulate negli anni precedenti  corrispondono a riposi per lo più negati per carenza di personale e ore e giorni di lavoro fatti in più per l'azienda. In questa circostanza ci viene chiesto di utilizzarle per motivi opposti (riduzione delle necessità lavorative) sottraendole al diritto costituzionale ( art 36) di fruirle per lo scopo per cui sono state create e  denotando completa assenza di considerazione per i sacrifici effettuati per rispondere alle richieste di servizio,

6.       tali disposizioni creano una evidente e inaccettabile discriminazione tra i sanitari che durante l'epidemia si espongono a rischi enormi  e il personale amministrativo che continua il proprio lavoro in smartworking, senza consumare ferie ne' esporsi a rischi. Da ciò l'incredibile conseguenza che i sanitari sopravvissuti all'epidemia, domani saranno anche privati della possibilità di un riposo, credo meritato più di chi ha lavorato a casa,

 si ritiene assolutamente inopportuno che sia l'extraorario  sia le ferie non godute per esigenze di servizio, siano utilizzate per esigenze aziendali, sottraendole alla possibilità di recupero per il riposo e altre necessità dei dipendenti, in tal modo doppiamente penalizzati.

 Le OO.SS. firmatarie, richiamando la parte datoriale all'osservanza del regolamento orario, che vincola sia i dipendenti che l'amministrazione  ad attenersi al regolamento sulle ferie e sul recupero delle ore arretrate ( non più di 2 gg al mese a richiesta dei dipendenti), chiedono:

a)      Di dare attuazione all'art.19 comma 3 del Decreto Legge n.9 del 2/3/2020, che recita:  "I periodi  di  assenza  dal servizio dei dipendenti delle amministrazioni ….  imposti  dai provvedimenti  di  contenimento  del   fenomeno   epidemiologico   da COVID-19,  adottati  ai  sensi dell'articolo   3, comma   1, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6,  costituiscono servizio prestato a tutti gli  effetti  di  legge....

b)      Anche nelle previsioni  all'art 87 del DL n. 18 del 17 marzo 2020 si dispone che "..esaurite le ferie pregresse e i Congedi ( intesi come parentali e straordinari) le assenze disposte sono da considerare servizio a tutti gli effetti..."

c)       Di  predisporre pertanto codici di esenzione dal servizio da inserire nell'orario come attività retribuita analogamente al servizio, con giustificativo"sospensione attività istituzionale", come già hanno fatto altre Aziende sanitarie della nostra regione e di altre regioni, dandone adeguata motivazione che invito a leggere con attenzione e che allego alla presente (vedi allegati 1 e 2).

d)      Di valutare in opportuna trattativa sindacale l'ipotesi di modifica urgente del servizio di pronta disponibilità, per adeguarlo alle importanti variazioni di "sede" e attività imposte dalle modifiche organizzative e normative del periodo emergenziale.

e)      Di valutare in separata trattativa l'ipotesi di assimilare ove possibile il servizio di "reperibilità diurna feriale" di alcune branche specialistiche a forme di telemedicina e teleconsulto previste dalla normativa e recepite dall'azienda, attribuendo  adeguato giustificativo sul cartellino orario e prevedendo corrispettivo paragonabile allo smart-working.

Chiediamo pertanto  che l'azienda si adegui alle direttive emanate da altre aziende (in allegato)e dimostri adeguata considerazione per l'impegno dei sanitari che finora con adesione volontaria hanno sopperito alle esigenze assistenziali molto al di là delle proprie competenze e dovere, pagando con alto prezzo la propria dedizione.

dr. Lorenzo Preziuso CIMO

dr. Francesco Pulli FESMED

dr. Stefano Castagnoli  CGIL Medici

dr. Mauro Cavuta AAROI EMAC

d.ssa Letizia Ricupero FASSID

dr. Filippo Bardelli FASSID

dr Piero San Gregorio ANPO ASCOTI FIALS